La Diva

Mariah Carey ha visto i nostri meme. Ha letto tutti i tweet. Sa che tutto ciò che vogliamo per Natale è lei. Ma l'icona è qui per ricordarci quanto impegno le è costato conquistare la sua corona, e che non ha alcuna intenzione di deporla.

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Cosmopolitan (IT) December 2019. Text by Jessica Herndon. Photography by Jason Kim.

Mariah Carey è pazzesca.

Sono le dieci di domenica sera e siamo sedute in una camera privata di uno degli hotel più esclusivi di Dublino. Si è sfilata gli stiletto Valentino — qualcuno glieli ha messi nel bagaglio, ma le vanno stretti — e sta aspettando pazientemente che un altro qualcuno le porti uno spuntino. Tutto quel che ha avuto il tempo di mettere nello stomaco da quando si è svegliata è stato un frullato proteico, più un integratore di psillio per la quota di fibre.

Alla fine uno dei qualcuno arriva con un vassoio di salumi e olive e una bottiglia di vino rosso. Facciamo cincin e Mariah beve un sorso con il mignolo alzato, il grosso anello di diamanti a farfalla sfavillante sulla mano destra (ne ha uno anche sulla mano sinistra). Appoggia i piedi nudi su un pout di velluto. È faticoso essere nel bel mezzo di un tour mondiale. Non uno internazionale, cara mia — proprio mondiale.

Ma dopo qualche sorso, Mariah non è soddisfatta. “È disgustoso,” sentenzia, rimandando il vino indietro con le sue scuse (per la cronaca, la bottiglia in sostituzione era anche quella “non un granché”).

Molti, inclusa Mariah, direbbero che si è più che guadagnata il diritto di pretendere esattamente quello che vuole. Questa è la donna che è entrata nel business della musica come una ragazzina ingenua tre decenni fa, e da allora ha collezionato così tanti successi da detenere ancora oggi il record di artista femminile con più brani al numero uno della Billboard Hot 100.

Questa è la donna che ha regnato su tutti gli Anni 90: ascoltare una sola nota di “Vision of Love,” “Always Be My Baby,” “Hero,” “Honey” o “Heartbreaker” è sufficiente per riportare di colpo le millennial più anziane ai giorni gloriosi dei platform Steve Madden. Questa è la donna che non si è mai fermata da allora, e non necessariamente reinventandosi. C'è una sola Mariah, dopotutto, e non ha età (letteralmente: nemmeno Internet sa per certo quanti anni abbia). Invece è riuscita a restare in auge operando costanti e deliberati adattamenti strada facendo.

Un esempio di come riesca a essere classica e al contempo attuale è quel suo “Non la conosco” che è diventato uno dei meme più iconici di sempre.

Quando nei primi Anni 2000, in un'intervista per la tv tedesca, le venne chiesto cosa pensasse della sua rivale Jennifer Lopez, Mariah scosse la testa e rispose con aria innocente: “Non la conosco.” Anni dopo, con l'esplosione della cultura dei meme, quella sciabolata di sovrano dispregio ha incoronato Maria come una regina del web.

Immagina quindi se, invece di celebrare costantemente nuovi stuoli di It Girls, acclamassimo la capacità di restare sulla cresta dell'onda, di durare, di non pensare mai nemmeno per un secondo a svanire. In un mondo così, Maria sarebbe l'eterna It Girl. Il che è molto più di quanto lei possa dire della nuova generazione di superstar, che, francamente… be', non la conoscono. “Non hanno idea di cosa ho affrontato per arrivare a ottenere un contratto discografico a 18 anni,” dice. “Allora non si poteva semplicemente aprire un canale YouTube e cantare.”

Mariah è cresciuta a Long Island, fuori New York City. Parla di sé come una ragazza meticcia — un mix di sangue afro-americano, venezuelano e irlandese — con genitori divorziati e difficoltà finanziarie. All'epoca, “la gente non capiva chi fossi, cosa fossi, la mia etnia, il fatto che non avessimo soldi.”

La sua infanzia disagiata è una delle ragioni per cui ama così tanto il Natale. “Da bambina speravo sempre in grandi feste natalizie, e non arrivavano mai,” ricorda. “Mio fratello e mia sorella venivano a casa, ovunque mia madre e io abitassimo al momento, poi litigavano e rovinavano tutto. Ma lo stesso io mi dicevo: ‘Sai cosa? Voglio comunque il meglio che posso avere’.” (Alla fine lo ha certamente avuto, il meglio: quest'anno ricorre il 25° anniversario di “All I Want for Christmas Is You,” la più popolare canzone natalizia dei tempi moderni — si stima che abbia fruttato a Mariah oltre 60 milioni di dollari — e ora si dedica con tutto il cuore a organizzare le più belle feste di Natale per i suoi figli. (“Facciamo tutto quel che sognavo da bambina”).

Da adolescente, Maria faceva la cameriera per sbarcare il lunario e passava buona parte del suo tempo libero a scrivere canzoni. Dopo aver messo insieme un demotape, è riuscita a farlo arrivare nelle mani del boss di Sony Music Tommy Mottola. Il gigante dell'industria discografica — ha lavorato con Michael Jackson e Celine Dion — prese una giovanissima Mariah sotto la sua potentissima ala. Il loro rapporto si trasformò rapidamente in una relazione, nonostante i 20 anni di differenza, e i due si sposarono subito dopo che l'album di debutto di Mariah, che porta il suo nome, divenne il disco più venduto del 1991.

“Mi si sarebbe potuta definire una sposa bambina,” dice. “Tutti cercavano di inquadrarmi nello stereotipo della tipica ragazza americana, qualunque cosa questo significhi. Era tutto molto controllato. Non c'era alcuna libertà personale per me. Era quasi come essere una prigioniera.” In seguito Mottola ha definito la relazione “sbagliata e inappropriata,” e i due si sono separati dopo otto anni.

Tuttavia, è riuscita a piazzare 6 album e 18 singoli (di molti dei quali è coautrice) al primo posto delle classifiche di vendita, vincere cinque Grammy e dominare il mondo della musica con la sua rara estensione vocale di cinque ottave. Ci sono stati incidenti di percorso? Sicuro. C'è stata quella famigerata performance del Capodanno 2016, quando il suo auricolare ha avuto un malfunzionamento, Maria non riusciva a seguire la traccia audio e alla fine ha lasciato il palco. Uno spettatore avrebbe potuto supporre che stesse facendo i capricci o, peggio ancora, avesse progettato fin dall'inizio di fare tutta l'esibizione in playback.

“Se le persone pensano sia la cosa peggiore che mi sia mai capitata, allora non hanno studiato abbastanza bene la mia carriera,” afferma. “Dopo quello che ho passato, sul serio, chissenefrega se il mio auricolare si è rotto, è caduto, mi è uscito dalle orecchie perché quello stupido abito era troppo largo? Sono cose che capitano, tutto qui. I miei veri fan mi restano fedeli, e gli altri se ne dimenticheranno.”

In realtà, le persone ameranno, o ameranno odiare qualsiasi cosa riguardi Maria specialmente online. E non pensare che lei non lo sappia. Dopo aver avuto i suoi due gemelli con l'ex marito Nick Cannon nel 2011, li ha immediatamente brandizzati come #DemBabies, ben prima che a chiunque venisse in mente di pensare i bambini delle celeb in termini di brand. Quando si è lussata la spalla nel 2013, si è presentata ai paparazzi indossando un tutore ornato di lustrini. Prima di lanciarsi nel suo discorso di accettazione del premio Icon Award ai Billboard Music Awards lo scorso maggio, Mariah ha estratto un fazzoletto dal reggiseno, si è tamponata la faccia e lo ha buttato di lato. I social media sono impazziti. (“Non era assolutamente studiato,” dice ora, scrollando appena le spalle mentre getta indietro i capelli).

E vale la pena ripeterlo: nessuno sa mettere a segno stoccate ad alto potenziale virale come Mariah. Durante tutta la nostra chiacchierata tra stuzzichini e vino, Mariah non nomina mai direttamente cantanti rivali — o le star di YouTube che attualmente dominano le classifiche — ma trova comunque il modo di parlarne.

In tema di cantautorato: “Molti artisti affermano di scrivere i propri testi, ma non scrivono davvero. Senza offesa per nessuno. E solo quel che ho visto.”

Sullo stile: “Tante ragazze stanno lì nude davanti a tutti. Non per offenderle, ma è cosi.”

Sui video musicali: “Non si fanno più video da due milioni di dollari. Chiunque può fare un video, oggi.”

Sulla sua apparente preferenza per gli uomini più giovani di lei (attualmente sta frequentando il suo ex ballerino di backup Bryan Tanaka): “Non ne ho avuti poi così tanti, ma è un bel variety pack. Sono stata solo con cinque persone in tutta la mia vita, quindi sono piuttosto morigerata, francamente, in confronto a tante colleghe.”

Poi, c'è questo candido intermezzo riguardante le sue labbra: “Sto malissimo con il rossetto rosso. Probabilmente avrei dovuto rifarmi le labbra, ma ormai è troppo tardi.” A un certo punto, Mariah si alza e fa scivolare le mani lungo il busto. “Qui non c'è nient'altro che questo vestito in maglia,” dice. Con “nient'altro,” intende che è senza Spanx.

Nel bel mezzo di questa serie di gustose confessioni, mi viene in mente: non sta infilando le sue perle a caso. Gran parte di ciò che sta dicendo potrebbe essere facilmente trasformato in altri meme e dare spunto a un'infinità di titoli. Sta costruendo ingegnosamente questa intervista in modo che sia il più postabile possibile, assicurandosi di rimanere presente nei feed di chiunque per giorni.

Per l'appunto: alla fine della serata, mentre stiamo parlando di skincare, si sporge in avanti, offrendomi un primo piano della sua guancia perfettamente scolpita dal makeup. Aspetto, quasi trattenendo il fiato. Sarà questo il lato da cui si dice insista che i fotografi la inquadrino? Sta per rivelare tutti i nomi nel suo variety pack? Infine, Mariah fa le fusa: “Quando vuoi, fammi pure i complimenti.&rdquoo;