Scusate, Ma Forse Vinco l'Oscar

Col nuovo album è in testa alle classifiche. E col film Precious ha stupito tutti: “Mi sono imbruttita,” dice a Sorrisi, “per conoscermi meglio. Ma che tortura…”

TV Sorrisi e Canzoni (IT) December 4, 2009. Text by Antonio Mustara.

Come ogni diva che si rispetti, Mariah Carey viaggia con un entourage di 20 persone e si presenta in ritardo (oltre un'ora) all'appuntamento con Sorrisi. Ma poi la cantante dei record (18 singoli al primo posto della classifica Usa, 175 milioni di copie vendute) risponde senza esitazione a quasi tutte le nostre domande. La sua carriera è a una svolta, e lei lo sa bene. Mentre il suo nuovo album Memoirs of an imperfect angel (“Memorie di un angelo imperfetto”) vola in cima alle classifiche di tutto il mondo (dopo il successo del singolo “I want to know what love is,” cantata sul palco di X Factor, è in arrivo “H.A.T.E.U.”), crescono i consensi per Precious, un film drammatico in cui Mariah, senza trucco, interpreta un assistente sociale di Harlem (il quartiere nero di New York) che cerca di aiutare una ragazza, vittima di indicibili abusi da parte dei genitori. L'autorevole settimanale Entertainment Weekly l'ha già inserita nel ristretto elenco delle probabili candidate all'Oscar per la miglior attrice non protagonista.

“Mi sono affidata completamente al regista Lee Daniels,” rivela Mariah. “Lui ha scommesso su di me affidandomi il ruolo che inizialmente doveva essere della grande Helen Mirren. Non solo mi sono dovuta imbruttire, ma ho dovuto guardare a fondo dentro di me per riuscire a esprimere quello che prova il mio personaggio. Non lo avevo mai fatto prima. È stata un tortura ma ne è vasa veramente la pena.”

Se nei due album precedenti Mariah aveva celebrato la propria rinascita dono anni di dispiaceri (il divorzio dal primo marito, il flop del film Glitter e il conseguente esaurimento nervoso), in Memoirs ammette di essere un “angelo imperfetto”: “Le mie debolezze sono talmente tante che non si possono neanche elencare,” dice. L'album è stato anticipato dal singolo “Obsessed” (‘Ossessionato”), accompagnato da un video in cui Mariah Carey si traveste da Eminem.

Molti hanno interpretato il brano come una risposta della cantante a “Bagpipes of Baghdad,” contenuto nell'ultimo album del rapper bianco di Detroit, uscito sei mesi fa. In quel brano, Eminem alludeva a un flirt avuto con Mariah. Farle dire qualcosa a riguardo, però, è praticamente impossibile. Due giorni dopo il nostro incontro, ci ha provato anche David Letterman nel suo show, ma lei come al solito, non ha né confermato né smentito. “Lui continua a lanciare frecciate,” ha detto a Letterman, “ma non capisco perché, ‘Obsessed’ non parla di Eminem. L'ho scritta per tutte le ragazze che si trovano a fare i conti con le bugie e le maldicenze messe in giro da chi non è riuscito a conquistarle.”

Mariah è felicemente sposata da un anno e mezzo con i cantante, attore e conduttore televisivo Nick Cannon, 11 anni più giovane di lei. “La differenza di età non e un problema,” spiega. “Siamo uguali, ci piacciono le stesse cose, per esempio le montagne russe. Pochi mesi fa ha organizzato per me una festa a sorpresa in un parco divertimenti. Lo ha affittato solo per noi e i nostri amici. La verità è che dentro sono ancora una dodicenne, e lo sarò per sempre.”

Giunta ormai al traguardo dei 40 anni, Mariah è pronta ad avere un figlio. “Non adesso, però. I miei impegni non me lo consentono. Non mi era mal successo prima di promuovere un album e u film nello stesso momento.”

Moglie del presentatore di America's got talent, Mariah ha le idee chiare su X Factor e programmi simili: “La forza dei talent show è straordinaria ma sono felice che non ci fossero quando ho cominciato la mia carriera. Probabilmente non avrei avuto la forza per affrontarli, per restare serena di fronte a critiche a volte crudeli. Io ce l'ho fatta dedicandomi completamente alla musica. I talent show ti fanno diventare famoso subito, ma la parte dillicile viene dopo.”