Mariah Carey è tornata. Tutti parlano di rinascita, richiamando alla memoria il brutto periodo di Glitter, film e cd non esattamente fortunati. Un funesto momento professionale che la vide abbandonata dalla Virgin, a fronte di una carriera da 120 milioni di album venduti negli ultimi dieci anni. Un periodo di depressione, di crisi amorose… Ma noi non crediamo che quella che stiamo per intervistare sta un artista in procinto di cominciare una nuova vita. Mariah è l'artista che ha venduto più dischi da che esiste la musica pop, e tanto basta…
Allora. Mariah… Parlaci di questo nuovo album, il primo con la Universal?
Quasi tutte le canzoni di Charmbracelet, soprattutto le ballate, sono molto personali. Vengono da espersinze che hanno lasciato il segno sulla mia pelle. Ho scelto di intitolare il cd Charmbracelet perché mi sono immaginata che ogni canzone tosse come un ciondolo di un braccialetto portafortuna.
Nel nuovo lavoro collabori con artisti hip-hop come Cam'ron, Jay-Z, la West Side Connection, così come in passato hai fatto con molti altri rapper e cantanti. Quale di queste collaborazioni reputi più importante?
Lavorare con Jay-Z e Cam'ron è stato molto divertente, sono mei amici di lunga data. Ma la collaborazione a cui sono più legata è quella con Old Dirty Bastard. E stata la prima, nel brano “Fantasy,” e una delle più coinvolgenti. Ai tempi in cui collaborammo, nessuno poteva pensarmi al fianco di un membro del Ww-Tang Clan.
A proposito, hai novità sulla situazione di O.D.B.? Le ultime notizie lo davano semilobtoomizzato in carcere…
Per quello che riguarda i suoi problemi con la giustizia, si ne sono al corrente, ma non voglio parlarne nelle interviste.
Sia come sia, questa tua commistione di musica pop e di influenze hip-hop e r'n'b ha fatto scuola. Penso all'ultimo lavoro di Christina Aguilera, Stripped…
No, non credo di aver inventato un genere. Ci sono tanti artisti che hano fatto un percorso simile al mio: Mary J. Blige, Method Man, R. Kelly… Io, comunque, sono cresciuta in una famiglia interrazziale, padre afro-americano e madre bianca, e per me è naturale mischiare culture diverse. Certo, quando vedo artisti radicalmente pop avvicinarsi a queste contaminazioni, mi vengono seri dubbi sulla loro sincerità.
Parliamo di cinema. Nella recitazione sei alle prime armi. Cos'è. una ricerca? Una sfida?
No, no. Faccio film solo per divertirmi. Comunque, anche nei video reato delle vere sceneggiature, come fossero piccoli film… Pensa a “Honey,” per dirne uno.
A proposito di video: in “Through The Rain” racconti la difficoltà di vivere una storia d'amore interrazziale. Anche tu vivi una vita “differente.” Ti manca la normalità?
Be', da sempre mi sento “diversa” dagli altri. Anch'io, come i protagonisti del video, vengo da una famiglia interrazziale, una famiglia che si è sgretolata quando ero piccola. Sono cresciuta da due culture lontane tra loro, ma sono riuscita a venirne fuori. Un po' come succede nel brano, dove dopo la tempesta arriva finalmente il sole.
Cambiamo discorso. In passato hai cantato per le truppe americane in Kosovo. Pensi di andare anche in Afghanistan? E andresti a tirare su gli animi dei militari in Iraq, nel caso di un attacco e Saddam Hussein?
Premetto che odio tutte le guerre. Quando mi hanno chiamato in Kosovo, sono andata perché pensavo che risollevare il morale di quei ragazzi fosse una buona azione. Per lo stesso motivo, augurandomi che non ci sia nessun attacco all'Iraq, lo rifarei.
Ultima domanda: si mormora di un duetto con Justin Timberlake degli *NSYNC… Prima o poi farai una canzone anche con Eminem (col quale si favoleggia di un flirt, da lei immortalato nel brano “Clown.” n.d.r.)?
Sì, il duetto con Justin è stato registrato. Probabilmente uscirà come singolo o remix. Invece, escludo a priori la possibilità di lavorare con Eminem. Si, ho collaborato cos artisti hip-bop che, a prima vista, sembrano violenti, ma ho sempre scelto rapper che uscivano dal ghetto e che fuori cercano la positività. Non credo che potrei mai collaborare con un tipo come Eminem, uno che istiga alla violenza e si la portavoce di messaggi così negativi.